Si sente parlare, nell'ultimo periodo di Internet of Things ma non tutti sanno che cos'è.
L’Internet of Things, IoT o Internet delle cose in italiano fa riferimento all’estensione di Internet che entra nel mondo degli oggetti. L’Osservatorio Internet of Things di Milano, infatti dice che forse sarebbe più corretto definirla Internet degli oggetti. Ci sono, infatti, gli oggetti intelligenti (i cosiddetti “smart objects”) alla base dell’Internet of Things.
L’Osservatorio precisa anche che non si tratta soltanto di computer, smartphone e tablet, ma soprattutto degli oggetti che ci circondano all’interno delle nostre case, al lavoro, nelle città, nella vita di tutti i giorni.
In sostanza l’Internet of Things nasce dall’idea di portare nel mondo digitale gli oggetti della nostra esperienza quotidiana.
Come dice il Dizionario dell’Economia Digitale, gli oggetti si fanno riconoscibili ed acquisiscono intelligenza proprio per il fatto che possono comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.
Ovviamente, per essere definiti “intelligenti”, gli oggetti devono avere delle caratteristiche.
Gli oggetti devono essere riconoscibili, identificabili.
Devono essere, infatti, dotati di un identificativo univoco. Un indirizzo, dalla quale i dati provengano e alla quale arrivino;
Gli oggetti devono essere connessi.
Senza la connessione non sarebbe possibile ricevere o trasmettere informazioni.
L'Osservatorio ci fa notare che altre proprietà possono poi dipendere dal contesto.
Tracciabilità, localizzazione, possibilità di interagire con il mondo esterno e di elaborare dati.
L'Internet of Things è rete
L’Internet of Things è proprio la rete che si forma tra questi oggetti, ed i campi in cui si applica sono molteplici.
Si parla di Smart Home (casa), di Industrial IoT, Smart Car, Smart Logistic ecc. L’IoT entra in ogni cosa, in ogni ambito.
Un esempio possono essere i semafori intelligenti nelle Smart City o una sveglia che suona prima in caso di traffico in una Smart Home.
Secondo stime di Gartner, nel 2020 ci saranno 26 miliardi di oggetti connessi a livello globale. ABI Research stima che saranno più di 30 miliardi. Altri istituti parlano di 100 miliardi.
Il valore del mercato è stimato in 80 miliardi di dollari
Dati reperiti dall’ Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
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